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L’Europa sudorientale come destinazione di outsourcing offre grandi vantaggi alle aziende interessate al settore. Forse non conoscete molto l’Albania, la Bulgaria, l’Ungheria, la Polonia o la Romania, ma questi Paesi stanno emergendo come le principali destinazioni di outsourcing dell’Europa orientale. In termini generali, condividono alcuni vantaggi comuni, come la riduzione dei costi grazie alla manodopera a basso costo, la forza lavoro altamente qualificata, l’affinità culturale, il forte background educativo, la popolazione multilingue, l’assenza di cambi di fuso orario per i venditori europei e molto altro ancora.
Le aziende esternalizzano le loro funzioni e i loro servizi ad altre aziende e non ai Paesi. Tuttavia, sono molti i fattori che rendono un Paese un’opzione migliore per l’outsourcing rispetto ai suoi vicini.
Tuttavia, alcuni di questi Paesi offrono maggiori vantaggi per specifiche funzioni esternalizzate se confrontati tra loro. Molte aziende prestano attenzione all’A.T Kearney Global Services Location Index per maggiori dettagli sulla classifica dei Paesi. Tuttavia, non include l’Albania, anche se il Paese ha un’industria del BPO con esperienza e consolidata. Qui potete trovare il pezzo mancante del puzzle.
Fattori da considerare per l’outsourcing nell’Europa dell’Est
La regione dell’Europa orientale e in particolare i Paesi balcanici condividono tratti comuni in termini di sviluppo storico, sociale ed economico, nonostante le dimensioni e la popolazione. Tuttavia, ognuno di essi presenta caratteristiche specifiche che fanno la differenza agli occhi delle aziende internazionali.
Popolazione
Le aziende che cercano un partner per l’outsourcing prestano particolare attenzione alle competenze delle persone e alla loro disponibilità. In generale, le capitali sono quelle che attirano le persone più talentuose e qualificate e, allo stesso tempo, gli investitori stranieri. Nella maggior parte dei casi, l’età mediana della popolazione è più importante del numero totale di persone che vivono in un Paese.
L’età mediana nel 2018 in:
Bulgaria: 42,7
Ungheria: 42,3
Romania: 41,1
Polonia: 40.7
Ucraina: 40,6
Slovacchia: 40,5
Macedonia: 37,9
Albania: 32,9
Le imprese e gli investitori prestano attenzione a queste caratteristiche quando cercano opzioni di espansione a costi inferiori. Considerano anche fattori quali:
la conoscenza delle lingue straniere, in particolare dell’inglese e di altre lingue parlate in Europa occidentale, il numero di studenti e di laureati annuali in informatica e tecnologia dell’informazione, il numero di specialisti certificati in informatica,
tasse
Salari e oneri netti
Costi immobiliari
Connettività
Posizione
Prospettive di espansione
Ad oggi, sulla base di tutti questi fattori, Bulgaria, Romania e Albania sono i primi tre Paesi dell’Europa orientale per l’outsourcing dei processi aziendali (BPO). I primi due sono membri del Paese europeo, mentre l’Albania, in quanto Paese candidato, sta sviluppando il proprio quadro giuridico in linea con la legislazione dell’UE.